Pescara, capoluogo dell’omonima provincia in Abruzzo, con una popolazione di circa 120.000 abitanti è il comune più popoloso della regione. Il Delfino Pescara 1936, meglio conosciuto semplicemente come Pescara o con la vecchia denominazione Pescara Calcio 1936, è sicuramente la squadra più “titolata” della regione. Nel corso dei suoi quasi novant’anni di storia, il club ha vinto (piazzandosi al primo posto) cinque campionati: due di Serie B (1986/87, 2011/12); uno di Serie C (1973/74); uno di Serie D (1972/73); uno di Promozione (1951/52). La squadra abruzzese vanta la 38ª miglior tradizione sportiva fra i club che hanno militato in Serie A, e occupa il 54º posto nella classifica perpetua dal 1929. Inoltre, il
club abruzzese figura al 6º posto nella classifica perpetua della Serie B.
La maglia è stata indossata dal capitano difensore (libero) Ampelio Simeoni nelcampionato di Serie C 1971/72 nell’incontro di campionato del 2/1/1972 Pescara 0-0 Siracusa (16° di campionato). In foto la formazione del Pescara (Simeoni è il primo accosciato da sinistra). Il difensore Ampelio Simeoni (in foto) ha indossato la maglia del Pescara dal 1965 al 1972, Nato nel 1944 a Zevio, in provincia di Verona, morto a Pescara nel 2024 dove si era stabilito, a fine carriera aveva giocato nell’Atletico Spoltore insieme all’amico ed ex compagno nel Delfino Gianfranco De Marchi. Parliamo degli Anni Ottanta. Prima di arrivare in riva all’Adriatico disputò due stagioni in Serie B con il Verona e dopo l’addio al Delfino si trasferì alla Vigor Trani.
La maglia d’allenamento in “lanetta” presentata, brand N2, indossata da Cristiano Bergodi (che quell’anno indossava la maglia n.5), è quella della storica squadra del Pescara che stravinse il campionato di Serie B nella stagione 1986/87 (in foto la formazione dove Bergodi è il terzo alzato da destra). Nell’estate del 1986, a causa della radiazione per fallimento del Palermo, il Pescara fu ripescato in Serie B. Al posto di Catuzzi fu assunto Giovanni Galeone, allenatore emergente proveniente dalla
SPAL. La squadra, allestita per affrontare la Serie C1 si trova, contro tutti i pronostici, a giocare un campionato di vertice pur avendo una rosa non molto ampia e piuttosto giovane. Il modulo adottato da Galeone è un 4-3-3 a zona. Il Pescara di Galeone sorprese tutto il calcio italiano, per qualità di gioco offensivo e divertente, basato sull’innovatività, aggiudicandosi il soprannome “calcio- champagne”. Durante la stagione la squadra agguanta tante vittorie, da ricordare quelle contro Cagliari (3-2), Genoa (2-1), Taranto (3-0), Vicenza (3-1 in trasferta e 2-0 in casa), Cremonese (2-0), Parma (2-1 in trasferta), Pisa (3-1) e Bologna (1-0 sia in casa che in trasferta). Il 21 giugno 1987 il Pescara conquistò la serie A
classificandosi al primo posto alla pari con il Pisa. La formazione che conquistò la massima serie, sconfiggendo in un gremito Stadio Adriatico il Parma di Arrigo Sacchi era così composta: Gatta, Benini, Camplone, Bosco, Bergodi, Dicara, Pagano, Gasperini, Rebonato, Marchegiani, De Rosa. La squadra ottenne anche il maggior numero di vittorie di tutta la Serie B ed il miglior attacco della categoria con 43 reti realizzate. Il centravanti Rebonato diventerà capocannoniere del campionato di Serie B 1986-1987 con 21 gol di cui nessuno realizzato su rigore. Altri calciatori utilizzati in quella stagione erano Gianluca Gaudenzi, Primo Berlinghieri, Onofrio Loseto, Luigi Ciarlantini e Luigi Marchionne. Cristiano Bergodi, difensore centrale classe 1964, proveniente dal settore giovanile della Lazio prima e del Casalotti dopo, ha legato la sua carriera professionistica a tre club: Pescara (dal 1984 al 1989 approdando nelle giovanili del club abruzzese già nel 1980) in foto la figurina di Bergodi del 1988/89, Lazio (dal 1989 al 1996) ePadova (dal 1996 al 1999), chiudendo nel 2000 dopo una stagione a Malta allo Sliema.
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